Le nostre tappe

senza dubbio – al riparo dal virus

2002

Inizia la campagna “Senza dubbio – al riparo dal virus” con serate in discoteca, animazione di strada e un evento, SenzaDubbio2002 musica, teatro, video…i giovani ne parlano.

Con questo evento, supportato dalle competenze professionali di medici ed esperti, abbiamo dato spazio a giovani studenti che hanno utilizzato i loro linguaggi e la loro vitalità per parlare di Aids con i loro coetanei e con gli adulti. Ma abbiamo anche fatto parlare chi soffre e chi è discriminato a causa di questa malattia in modo che i giovani potessero ascoltare.

Abbiamo sostenuto la scuola nella sua funzione educativa e la scuola ci ha aiutato a diffondere il nostro messaggio.

Finalmente ho visto porre gli studenti come protagonisti del processo educativo e mettere in luce i vari aspetti della loro creatività

Maria Grazia Bertoli
Insegnante dell’ITCT Piaggia di Viareggio

2003-2004

In questi anni siamo “scesi in piazza” e gli spazi cittadini sono stati i luoghi privilegiati per diffondere il nostro messaggio. Ci siamo collocati all’interno di manifestazioni culturali e ricreative esistenti. Maxischermi e animazioni di strada si sono aggiunti ai momenti di formazione e di riflessione. I giovani, le scuole, i medici sono stati sempre con noi. Mentre aumentavano e si alternavano le collaborazioni, abbiamo raggiunto un pubblico più vasto ed eterogeneo.

stop aids

2005-2007

L’Aids è un problema mondiale e ci sono paesi devastati dal virus HIV in modo pandemico. Tra il 2005 e il 2007 abbiamo ritenuto necessario anche aprire il nostro sguardo sul mondo. La mostra “Manifesti dal Mondo” (2005), un viaggio nella comunicazione a livello mondiale, ha raccolto più di mille visitatori ed è poi diventata itinerante in Toscana. Formando alcuni studenti e studentesse delle scuole superiori, che sono diventati le guide ufficiali della mostra, abbiamo avviato un’esperienza di Peer Education, diventata un modello per altre esperienze toscane.

Con la mostra fotografica (2006 e 2007) “Crescere la speranza – Immagini dal Rwanda”, con il relativo video e con un documentario, nati dall’omonimo progetto di cooperazione internazionale, abbiamo voluto rendere testimonianza delle difficili condizioni in cui versa il paese subsahariano e dare un contributo per permettere ai paesi devastati dall’AIDS di accedere alle cure.

ultimora

2008

Nella seconda metà degli anni duemila “comunicazione” è una parola inflazionata. Abbiamo pensato che fosse ancora più urgente riempirla di contenuto e valorizzarla come strumento di cittadinanza attiva.

Dal 2008 il nostro percorso si chiama “Ultimora – Multimedia Lucca per la lotta all’Aids”, un progetto-concorso rivolto alle scuole superiori della provincia di Lucca e da cui prende spunto il nome del sito. Gli studenti hanno realizzato spot e articoli giornalistici destinati a una campagna di comunicazione sociale. Nella prima edizione hanno aderito 17 su 30 scuole con un totale di 600 alunni.

Far sentire i giovani protagonisti della diffusione del messaggio preventivo e soprattutto renderlo immediato e fruibile anche dai loro coetanei, credo sia la vera novità del progetto.

Michele De Gennaro
Dirigente medico U. O. Malattie Infettive ed Epatologia
Azienda USL Toscana nord-ovest 2

I media sono diventati partner del progetto, ci hanno aiutato nella formazione dei giovani e hanno divulgato i prodotti realizzati dagli studenti.

Il progetto del ceiScuola “Ultimora” ha messo noi rappresentanti del mondo dell’informazione a confronto con un tema molto delicato quale è quello della comunicazione sanitaria ed in particolare della lotta all’aids. Un percorso […] che ha dimostrato a tutti che è possibile fare educazione su argomenti di solito considerati tabù coinvolgendo e interessando anche i più giovani.

Enrico Pace
Caposervizio “Nuovo Corriere di Lucca”
oggi direttore di “Luccaindiretta”

2009-2019

Il progetto-concorso Ultimora è diventato biennale e si è allargato verso altri linguaggi, come la grafica e il teatro. I giovani, prima coinvolti nella realizzazione dei prodotti, partecipano successivamente al processo di promozione e diffusione delle informazioni rivolgendosi soprattutto ai loro coetanei.

Un esempio [N.d.R. di Educazione tra Pari] in tale direzione è costituto anche dal progetto “Ultimora” dove il progressivo coinvolgimento dei ragazzi e il potenziamento delle loro competenze rispetto alle conoscenze e ai nuovi linguaggi ha comportato cambiamenti significativi nei peer educators e una capacità di diffusione del messaggio su larga scala.

Ersilia Menesini

Professore Ordinario di Psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione

Università di Firenze

Con questa iniziativa, nel corso degli anni, abbiamo coinvolto più di 2000 studenti delle scuole superiori della provincia di Lucca, che hanno dimostrato, da cittadini, di saper comunicare su temi socialmente rilevanti.

Tra i tanti ottimi prodotti arrivati al concorso negli anni, solo alcuni sono risultati vincitori. Ma indipendentemente dal risultato finale, tutti, proprio tutti, hanno speso tempo, idee, energie per far capire a qualcun altro che l’Aids è ancora un problema. Questo era il nostro obiettivo e, anche se con grande fatica, lo abbiamo raggiunto.

Molte volte noi ragazzi non siamo interessati a quello che ci propongono gli adulti. Con “Ultimora” mi sono incuriosita e dopo mi sono coinvolta sempre di più… e poi mi sono anche divertita!

Federica Giangrasso

Studentessa dell’ITCT Piaggia di Viareggio

(prima edizione di Ultimora)

Nel frattempo abbiamo continuato a promuovere altri eventi e iniziative. Per alcuni di essi, come la proiezione alla presenza degli autori del docufilm “+ o – il sesso confuso – Racconti di mondi nell’era dell’Aids” di A. Adriatico e G. Corbelli, i 500 posti del cinema Moderno a Lucca non sono stati sufficienti a soddisfare tutte le richieste di partecipazione delle scuole.

ultimoraids

2020

Curiosamente il 2002, anno di inizio del nostro percorso contro l’Aids e il 2020, anno di nascita di questo sito, sono composti dagli stessi numeri diversamente combinati.

Nel 2002, all’inizio del nostro percorso, non avremmo mai pensato che sarebbe stato ancora più difficile assicurare dignità e cure a chi soffre per questa malattia né che il nostro percorso si sarebbe fermato.

Nel 2020 il Covid – 19, un altro virus di proporzioni mondiali, ha condizionato implacabilmente le nostre vite. Con la pandemia rischiamo di dimenticarci di molte cose, non solo di salvaguardare altri aspetti della nostra salute, ma anche di comunicare con i giovani.

Comunicare con i giovani in modo incisivo e stimolante non è facile, “Ultimora” l’ha fatto, permettendo loro di dare un contributo significativo e originale.

Rossana Sebastiani Dirigente Servizio Politiche Giovanili Sociali e Sportive
Provincia di Lucca.

Ultimora per ora è sospeso, ma proprio iniziando da questo sito vogliamo ripartire.